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Come aprire un centro scommesse in Italia? Costi, tempistiche ed autorizzazioni

Vista la grande passione che hanno gli italiani per il gioco in generale, molte persone cercano di percorrere quella strada per crearsi un’attività. Tra i sogni più ricorrenti c’è quello di aprire una sala scommesse. È un progetto importante che per essere realizzato richiede diversi passaggi e delle precise tempistiche: vediamo qual è la procedura da seguire, che autorizzazioni servono e che costi si devono affrontare.

Quanto costa e che autorizzazioni servono per aprire un centro scommesse

Chi intende aprire un centro scommesse in Italia ha due opzioni: la prima è rappresentata dal franchising, ovvero in affiliazione con una società già esistente dotata di autorizzazione ADM, la seconda invece è rappresentata dall’apertura della sala scommesse in completa autonomia. Ovviamente la prima procedura è molto più semplice, visto che si potrà contare sull’assistenza della “casa madre”. Se si ha già il locale giusto a disposizione, se ci son le autorizzazioni necessarie ed è già stata aperta la partita IVA, le tempistiche per arrivare al giorno dell’inaugurazione sono molto contenute. Per quanto riguarda l’investimento, invece, a seconda del brand con cui ci si affilia, l’importo di solito va dai 12.500 ai 30.000 euro. Nel caso in cui si voglia aprire un centro scommesse in autonomia l’iter da seguire è decisamente più complicato, ma anche più costoso e stressante.

Per poter dare vita ad un centro scommesse è necessario superare quattro fasi:

  • richiesta di avvio dell’attività all’ADM;
  • riuscire ad ottenere dal questore la licenza relativa alla pubblica sicurezza;
  • procedere con l’apertura della partita IVA e richiedere l’iscrizione alla Camera di Commercio;
  • siglare una convenzione con il concessionario della licenza.

La parte più complessa (sia da un punto di vista burocratico che dal punto di vista economico, visto che si parla di centinaia di migliaia di euro) è proprio il primo punto, ovvero l’ottenimento della licenza da parte dell’ADM. Questo è il motivo principale per cui la maggior parte delle persone che vogliono avviare un’attività di questo tipo si affida a network di franchising.

Conviene avviare un’attività del genere in Italia oggi?

Ovviamente è necessario avere a disposizione un luogo adatto per aprire il centro scommesse. Il locale non deve essere solo ampio, ma dovrebbe anche trovarsi vicino a vie trafficate e ad altri esercizi commerciali molto trafficati (ma per legge deve trovarsi lontano da qualsiasi luogo di culto). Chi ha già un’attività o un negozio potrebbe limitarsi ad aprire un corner scommesse. Ma considerando tempistiche, costi e iter burocratica, aprire un centro scommesse in Italia oggi è una scelta conveniente? Difficile dirlo a priori: di sicuro prima di lanciarsi in un’avventura del genere sarebbe opportuno fare una seria analisi del mercato e della concorrenza nella zona, creare un business plan e avere le idee chiare su come trovare i fondi necessari. I guadagni, ovviamente, dipendono soprattutto dal numero e dall’importo delle giocate effettuate dai clienti: per i centri aperti in franchising il profitto può variare da un’insegna all’altra e di solito si aggira tra il 3% e l’8%.

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